Errori e distorsioni nella valutazione del personale
Le attività di valutazione del personale sono parzialmente inficiate da errori umani, impossibili da eliminare ma da conoscere e ridurre al massimo, che modificano il reale risultato oggettivo che ogni direzione Hr si attende.
In questo breve elenco indichiamo i maggiori errori che tendono a ridursi grazie alle attività collegate al processo di valutazione (Vedi "Come ridurre gli errori di valutazione del personale"). Gli errori possono essere identificati anche grazie alla Business Intelligence applicata ai risultati della valutazione del personale (Vedi "BI HR Valutazione")
Influenza dei giudizi precedenti
Il valutatore può tendere a rielaborare mentalmente valutazioni già indicate precedentemente per il medesimo soggetto, o per altri soggetti visti come simili nell’organizzazione, tendendo a ripetere il valore dato.
Appiattimento
Il valutatore tende ad assegnare il valore medio per ogni fattore di valutazione.
Effetto Barnum
Il valutatore viene influenzato fortemente da un evento grave e/o negativo (incidente, malattia..) accaduto al valutato, deviando la valutazione in una sorta di “consolazione” e/o “appoggio morale”.
Slittamento
Il valutatore, nel corso dei vari giudizi uno di seguito all’altro nel tempo, assegna punteggi sempre migliori.
Durezza
Il valutatore utilizza la valutazione come strumento punitivo e tende a dare giudizi molto bassi, punitivi, per danneggiare il valutato. Per ridurre questo errore sono necessari interventi importanti di formazione sui valutatori.
Generosità
Il valutatore teme di danneggiare il valutato e tende ad indicare valori generalmente alti. Per la riduzione di questo errore, come nel precedente, sono necessari interventi importanti sui valutatori da parte di formatori esperti.
Influenza dei pregiudizi
Il valutatore elabora le precedenti azioni compiute dal valutato con modalità legate a stereotipi (cambiamenti precedenti, sesso, percorso scolastico, dinamiche, interessi …) modificando di fatto la valutazione su basi del tutto personali. Per questo motivo si consiglia di elaborare una griglia articolata su numerosi fattori che spingano il valutatore ad una visione complessiva più strutturata ed il più oggettiva possibile.
Effetto alone
Il valutatore viene influenzato da uno o relativamente troppo pochi fattori, determinando su una piccola percentuale di fattori l’intera valutazione. Per questo motivo si consiglia di predisporre delle griglie, pesate, per la definizione finale di una valutazione.
Standardizzazione
Il valutatore assegna il medesimo punteggio per ogni fattore di valutazione.
Influenza della mansione
Il valutatore si riferisce alla mansione svolta invece che alle prestazioni del valutato. Per esempio viene considerata la difficoltà della mansione oppure la difficoltà a reperire persone simili in sostituzione, determinando una valutazione superiore.
Recency
Il valutatore tende a dare più importanza alle ultime informazione avute, o comportamenti osservati, sul valutato invece che considerare l’insieme nell’arco temporale definito.
Equazione personale
Il valutatore tende a considerare il modo di valutare se stesso come indicatore principale nella valutazione degli altri. Il valutatore tenderà quindi a considerare positivi atteggiamenti e risultati simili ai propri e negativi quelli diversi. Di fatto il valutatore aumenterà tutti i risultati del personale che più gli assomiglia. Per questo errore di valutazione, spesso presente nelle attribuzioni, è consigliato l’impiego di test ben strutturati in merito per aumentare l’oggettività di valutazione.
Contrasto tra più soggetti
Il valutatore, nel contesto di una valutazione di più soggetti, incontra numerosi soggetti considerati mediocri ed un solo soggetto di maggiore qualità generale e per la quale la valutazione espressa potrebbe tendere ad essere aumentata, non rispettando l’oggettività della valutazione e privilegiando la media del gruppo valutato.
Il valutatore potrebbe anche commettere l’errore contrario, ovvero incontrare numerose persone qualitativamente molto alte ed una persona relativamente meno positiva, in questo caso potrebbe risultate eccessivamente severo con quest’ultimo.
Tendenza al valore centrale
Il valutatore tende ad evitare eccessivi valori positivi e/o negativi attribuendo la maggior parte dei punteggi nell’area centrale delle scale, quindi evitando gli estremi anche se necessari e/o osservati.
Vicinanza
Il valutatore nella valutazione di item simili può tendere a valutarli nello stesso modo, non conosce o non identifica in quel momento le differenze tra i due termini. Questo tipo di errore viene mitigato dividendo i due item, somministrandoli in tempi diversi, pagine diverse…
Come ridurre gli errori di valutazione del personale
Software Gestione Risorse Umane
Business Intelligence applicata alla valutazione del personale
Software per le gestione dei processi di valutazione del personale