Formazione professionale, sviluppo delle competenze e apprendimento continuo
Apprendimento in Europa e in Italia
Secondo indicazioni della commissione europea (EUROPEAN COMMISSION, EUROPA 2020. Una strategia di crescita intelligente, sostenibile e inclusive, 2011), che da tempo si occupa della formazione e dello sviluppo professionale dei lavoratori, solo il 35% dei lavoratori italiani possiede competenze professionali specialistiche o adeguate alla propria posizione lavorativa, contro una media europea del 50%.
E’ proprio nella direzione della valorizzazione dell’apprendimento che si orientano le nuove direttive miranti ad aumentare e consolidare il potenziale di sviluppo in termini di professionalità e occupabilità.
Con il termine generale “apprendimento” ci si riferisce ad un concetto strutturato nel quale sono racchiuse in concreto tre tipologie fondamentali di apprendimento:
- Apprendimento formale: consegue dalla frequentazione di scuole, università o altri enti che rilasciano diplomi e attestati
- Apprendimento non formale: deriva dalla formazione erogata nelle aziende o società civili
- Apprendimento informale: nasce nella vita quotidiana, e non sempre è intenzionale, quindi non è certificabile.
Il modello europeo si ispira ad un tipo di apprendimento definito lifelong learning (apprendimento continuo), che caratterizza il processo di sviluppo delle competenze individuali maturate da una persona durante tutto l’arco della sua vita con obiettivi di sviluppo sociale e occupabilità, comprendendo tutte e tre le tipologie di apprendimento citate.
Un processo di apprendimento continuo che accompagna ogni individuo dalla vita scolastica a quella professionale e che passa per importanti momenti di sviluppo come il tirocinio universitario o professionalizzante e la formazione in azienda.
Gestire la formazione in Azienda e l’apprendimento continuo con H1 Hrms
Gestire la valutazione dei fabbisogni formativi con il Software H1 Hrms
Competenze e lifelong learning (apprendimento continuo)
Le competenze possono essere definite come la capacità di costruire le potenzialità di un lavoratore a partire dalle sue risorse cognitive, emotive e valoriali per realizzare performance e consapevolezza verso lo sviluppo di obiettivi e sono essenziali per il successo personale e per l’occupabilità.
Un comune problema, specialmente in Italia, risiede nel disallineamento tra l’offerta di competenze generata dalla formazione accademica e la domanda di conoscenze e competenze professionali proveniente dalle aziende.
Tale problema è traducibile nello scarto presente tra due differenti prospettive: da un lato il sistema di CFU (Crediti Formativi Universitari) esprime la formalizzazione dei risultati di apprendimento nel rilascio di crediti allo studente (1 credito equivale a 25 ore di studio), dall’altro il quadro suggerito dall’European Qualification Framework (EQF) propone una visione integrata e continuativa di tutte le competenze sviluppate globalmente dal singolo.
Sin dalla fine degli anni ’90 la prospettiva europea si è direzionata nell’ottica di favorire politiche di lifelong learning in termini di miglioramento delle procedure di qualificazione degli individui e delle singole comunità ponendosi obiettivi che favoriscano:
- il confronto tra i diversi Paesi europei almeno per quanto riguarda la trasparenza delle pratiche di qualificazione
- la definizione dei temi di apprendimento verso i quali dirigere le politiche competitive
- la tracciabilità delle competenze e delle esperienze maturate dal singolo individuo, sia per meglio orientare le politiche di Lifelong Learning, sia per facilitare la mobilità
- il formale riconoscimento dell’importanza dell’apprendimento in contesti non riconducibili a enti o istituzioni, come la reale situazione lavorativa.
Valutazione delle competenze con H1 Hrms
Il Decreto Legislativo DgL 13 del 16 gennaio 2013
Il Decreto Legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 è riferito alle norme generali per l’individuazione e la convalida degli apprendimenti non formali e informali e sugli standard minimi del servizio nazionale.
La direzione è quella della certificazione delle competenze in riferimento ad un repertorio nazionale dei certificati di formazione, ovvero un insieme di tutti titoli rilasciati a livello provinciale, regionale e nazionale che costituisca un quadro di riferimento unico per l’attestazione delle competenze. Ciò significa che le competenze che potranno essere certificate dovranno essere riferite a specifici sistemi di qualificazione localizzati, che sottostanno a standard minimi per quanto riguarda i processi di individuazione, valutazione e certificazione.
Il decreto del 16 Gennaio 2013 mostra come il riconoscimento delle competenze e la formazione stiano acquistando un ruolo sempre più importante e strutturato nell’ottica dello sviluppo sia del singolo che delle aziende.
Il software H1 Hrms e la gestione della formazione e delle competenze
In linea con questi cambiamenti, ad oggi è sempre più sentita l’esigenza di strumenti indispensabili per la gestione dei processi formativi, per la gestione delle competenze connesse e per la valutazione di tali competenze. Il software H1 Hrms consente una gestione puntuale e approfondita sia della formazione del personale sia della registrazione delle competenze.
http://www.ebcconsulting.com/h1-hrms-software-gestione-risorse-umane.html
In particolare il modulo dedicato alla Valutazione delle Competenze unico consente di avviare rapidamente modelli di valutazione delle competenze del personale, consentendo anche il confronto tra i valori richiesti dalla posizione e dal ruolo e valori associati al soggetto in esame.
http://www.ebcconsulting.com/h1-hrms-valutazione-e-competenze.html
La gestione della formazione con H1 Hrms permette la completa organizzazione della formazione aziendale e fornisce tutti gli strumenti per un totale controllo sul processo formativo, dall’inserimento degli enti di formazione alla stima di apprezzamento del corso stesso da parte dei partecipanti.
http://www.ebcconsulting.com/formazione-del-personale.html
Per ulteriori approfondimenti:
http://www.ebcconsulting.com/ebc-consulting/la-valutazione-dei-fabbisogni-della-formazione.html